Sono state approvate in Consiglio Regionale con il voto favorevole non solo della maggioranza di governo Pd-SEL ma anche del Movimento 5 Stelle le nuove norme che vanno a migliorare l'efficacia della legge regionale 3/2011 per la prevenzione e il contrasto della criminalità organizzata in Emilia-Romagna e per la diffusione della cultura della legalità. Un provvedimento che è frutto di un lavoro di ascolto e condivisione ampio che ha coinvolto tutti i consiglieri regionali e le forze economiche, sindacali, e le associazioni impegnate nel contrasto alle mafie.
Abbiamo rafforzato l'Osservatorio regionale perchè saper distinguere e riconscere i fenomeni di criminalità e lavorare sulla formazione, anche del personale tecnico-amministrativo degli Enti Locali, è di primaria importanza. E' sempre più difficile riuscire ad individuare le infiltrazioni per la loro capacità mimetica, perchè si tratta spesso di imprenditori del nostro territorio, di persone apparentemente insospettabili o di persone capaci di acquisire imprese nate nel nostro territorio, lasciando i vecchi proprietari come immagine esterna. Vanno in questa direzione anche l'istituzione della Consulta regionale di esperti per la prevenzione del crimine organizzato e mafioso di cui farà parte, come membro onorario, il magistrato Nino di Matteo, e la convocazione di una Conferenza regionale sulla legalità per coordinare al meglio gli interventi di prevenzione, nonché le azioni finalizzate al sostegno degli Enti Locali destinatari di beni confiscati.
Con questo provvedimento non abbiamo certo la presunzione di dire che sconfiggeremo la mafia ma vogliamo renderle ma vogliamo renderle la vita sempre più difficile. Migliorare la legge regionale 3/2011 è il primo atto di una serie di interventi che stiamo portando avanti e che dovrebbero essere raccolti, entro il 2015, in un Testo Unico al quale tutte le forze politiche, di maggioranza e di minoranza, nonché la Consulta sono chiamati a contribuire.
E' negli appalti e subappalti che spesso la corruzione e la criminalità trovano linfa vitale. E interverremo anche su questo àmbito. Lo faremo con il "Patto per il lavoro" che siamo impegnati a scrivere insieme alle parti sociali e ai sindacati. Sarà un patto per il lavoro e la legalità.
L'Emilia-Romagna ha già buoni anticorpi per contrastare le mafie e un alto livello di consapevolezza. Come Regione continueremo a lavorare per un pluralismo di interventi efficaci, con l'ammodernamento delle normative, il coinvolgimento e l'ascolto. La lotta alla criminalità organizzata è la nostra priorità.
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