mercoledì 17 giugno 2015

Un altro passo per rafforzare il contrasto alle mafie in Emilia-Romagna



Sono state approvate in Consiglio Regionale con il voto favorevole non solo della maggioranza di governo Pd-SEL ma anche del Movimento 5 Stelle le nuove norme che vanno a migliorare l'efficacia della legge regionale 3/2011 per la prevenzione e il contrasto della criminalità organizzata in Emilia-Romagna e per la diffusione della cultura della ‪legalità‬. Un provvedimento che è frutto di un lavoro di ascolto e condivisione ampio che ha coinvolto tutti i consiglieri regionali e le forze economiche, sindacali, e le associazioni impegnate nel contrasto alle ‪‎mafie‬.

Abbiamo rafforzato l'Osservatorio‬ regionale perchè saper distinguere e riconscere i fenomeni di criminalità e lavorare sulla formazione, anche del personale tecnico-amministrativo degli Enti Locali, è di primaria importanza. E' sempre più difficile riuscire ad individuare le infiltrazioni per la loro capacità mimetica, perchè si tratta spesso di imprenditori del nostro territorio, di persone apparentemente insospettabili o di persone capaci di acquisire imprese nate nel nostro territorio, lasciando i vecchi proprietari come immagine esterna. Vanno in questa direzione anche l'istituzione della ‪Consulta‬ regionale di esperti per la prevenzione del crimine organizzato e mafioso di cui farà parte, come membro onorario, il magistrato Nino di Matteo, e la convocazione di una ‪Conferenza‬ regionale sulla legalità per coordinare al meglio gli interventi di prevenzione, nonché le azioni finalizzate al sostegno degli Enti Locali destinatari di ‪‎beni confiscati‬.

Con questo provvedimento non abbiamo certo la presunzione di dire che sconfiggeremo la mafia ma vogliamo renderle ma vogliamo renderle la vita sempre più difficile. Migliorare la legge regionale 3/2011 è il primo atto di una serie di interventi che stiamo portando avanti e che dovrebbero essere raccolti, entro il 2015, in un Testo Unico al quale tutte le forze politiche, di maggioranza e di minoranza, nonché la Consulta sono chiamati a contribuire.

E' negli ‪appalti‬ e ‪‎subappalti‬ che spesso la ‪‎corruzione‬ e la criminalità trovano linfa vitale. E interverremo anche su questo àmbito. Lo faremo con il "Patto per il lavoro" che siamo impegnati a scrivere insieme alle parti sociali e ai sindacati. Sarà un patto per il ‪lavoro‬ e la legalità.

L'Emilia-Romagna ha già buoni anticorpi per contrastare le mafie e un alto livello di consapevolezza. Come Regione continueremo a lavorare per un pluralismo di interventi efficaci, con l'ammodernamento delle normative, il coinvolgimento e l'ascolto. La lotta alla criminalità organizzata è la nostra priorità.

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