venerdì 29 maggio 2015

A tre anni dal sisma. Teatri, biblioteche e archivi in Emilia-Romagna

Questa sera proveremo la gioia di ridonare alle persone la Galleria Estense di ‪Modena‬, bene inestimabile colpito duramente dal sisma del 2012.
Esattamente tre anni fa, l'‪EmiliaRomagna‬, già duramente provata dalla scossa del 20 maggio, ha tremato ancora violentemente, spezzando il tempo di molti in due: prima e dopo.
Proprio in quella circostanza, assistendo impotenti allo sbriciolamento di teatri, musei, biblioteche, ci si è resi conto di quanto i ‪beni culturali‬ fossero punto di riferimento e luogo di aggregazione per le comunità.
In un momento in cui era difficile dare risposta a ogni tipo di domanda, arte, cinema, danza, letteratura, musica, teatro, hanno teso la mano per riportare bellezza e speranza dove non si riusciva più a sorridere. Dalla generosità della cultura, è nato così il progetto ‪Scena Solidale‬, promosso dall'Assessorato alla Cultura della Regione e coordinato ancora oggi con grande impegno da Ert . 
 
Alle popolazioni del cratere sismico sono state da subito garantiti laboratori, spettacoli, momenti di aggregazione, che hanno coinvolto migliaia di persone, garantendo contemporaneamente lo svolgimento delle stagioni culturali, anche grazie all'allestimento di tensostrutture a Cento (2012-2013), Finale Emilia e Mirandola, a disposizione delle amministrazioni, in attesa del ripristino dei teatri.
 
A Scena solidale si è in seguito affiancato il progetto del MiBACT "Beni Comuni", con la collaborazione di Ert e Associazione Teatrale Emilia Romagna, che ha portato alla creazione di eventi artistici, coinvolgendo direttamente la popolazione di 11 comuni.
 
Pur permanendo ancora alcune situazioni delicate da risolvere, come quella del Teatro Borgatti di Cento e del Teatro del Popolo di Concordia sul Secchia, soggetto a vincolo architettonico, i lavori per la ricostruzione e il ripristino dei teatri stanno procedendo, con questi esiti: il progetto definitivo del Teatro Nuovo di Mirandola è stato redatto e inviato per approvazione in Regione. Ottenuta la congruità si procederà con la gara. Si stima l’inizio dei lavori per l'autunno. Le stagioni si svolgono ancora presso la tensostruttura Teatro 29.
In attesa di approvazione, invece, il progetto delTeatro Sociale di Finale Emilia. Le stagioni si svolgono regolarmente al teatro Tenda.
Il Teatro Comunale di Carpi è stato riaperto dopo alcuni lavori di ripristino già nel novembre 2013. L’ultimazione dei lavori è prevista nel periodo giugno-ottobre 2015, durante la pausa estiva delle stagioni che sono normalmente in corso.
A Guastalla sono in corso le stagioni. Per il Teatro Ruggeri è stato realizzato un primo stralcio di lavori e presentato il progetto esecutivo per il secondo stralcio.
A San Felice sul Panaro si trova uno dei teatri maggiormente colpiti: il Comunale necessita infatti di un ripristino radicale. Dal punto di vista procedurale rientra nell’ambito delle opere pubbliche con un importo previsto di spesa di circa 4.250.000 euro, dei quali rientrano nei finanziamenti della Regione 3.500.000 euro. Al momento si lavora per affidare con procedura di gara la progettazione e si prevede di chiudere tale gara per la progettazione entro l’anno. L’ipotesi è che i lavori inizino a metà 2016.
A Rolo e a Crevalcore si sta lavorando sulla progettazione. Per il Teatro Facchini di Medolla la previsione è di terminare i lavori entro l’anno. Infine, sono stati ultimati i lavori al Teatro Comunale “Alice Zeppilli” di Pieve di Cento, così come è stato riaperto anche il Teatro Comunale "Casa del popolo" di Castello D’Argile, il Pedrazzoli di Fabbrico e il Comunale di Rio Saliceto.
 
Oltre ai teatri tra gli istituti culturali quelli più frequentati e utilizzati sono le biblioteche pubbliche, luoghi di accesso locale alla lettura e all’informazione, oltre che luoghi di aggregazione e accesso alle risorse online e gli archivi storici, detentori della maggior parte della documentazione relativa alla storia locale.
IBC Emilia-Romagna, in particolare con la Soprintendenza per i beni librari e documentari, da subito ha contribuito - e contribuisce a oggi - con finanziamenti, coordinamento, consulenza, realizzazione diretta a diverse tipologie di intervento sia sul versante della tutela, per il recupero dei patrimoni librari e il loro riordino, sia sul versante dei servizi, per favorirne la riattivazione.
In particolare:
- Interventi di recupero del patrimonio librario da edifici inagibili sono stati realizzati direttamente a Cavezzo, Finale Emilia, Mirandola, Concordia, Novi e Reggiolo. Si sono inoltre forniti conoscenze, dati e collaborazione tecnica in diversi casi di archivi storici danneggiati, in particolare S. Agostino e Finale Emilia.
- Deposito di beni librari: per l’ingente patrimonio della Biblioteca di Mirandola è stato necessario individuare un deposito in cui conservarlo, in attesa della ricostruzione della biblioteca; il deposito è stato messo a disposizione dall’ IBC.
- Riapertura dei servizi: Cavezzo, apertura della BiblioTenda (24 giugno 2012) e successivamente della nuova sede (17 marzo 2013); San Felice, riapertura dopo il restauro (2 giugno 2013); Concordia inaugurazione dopo il restauro (7 dicembre 2013); Mirandola, con finanziamento regionale è stata edificata la sede temporanea (11 maggio 2014); Finale Emilia: con finanziamento regionale è stata costruita la nuova sede di uffici comunali, della biblioteca e dell’archivio storico (10 maggio 2014), Reggiolo(11 ottobre 2014) inaugurata la sede temporanea nelle ex-scuole, in cui tutti i servizi e quasi tutto il patrimonio hanno trovato riallestimento.
- Attività di consulenza tecnico-scientifica e partecipazione a gruppi di lavoro, sia per la predisposizione di sedi provvisorie e servizi sostitutivi intermedi, sia per la progettazione biblioteconomica di nuove sedi (ad esempio per le biblioteche di Cavezzo, Cento, biblioteche e archivi storici di Novi, Mirandola, Finale Emilia,).
- Sostegno alle attività di promozione alla lettura, anche nel periodo di emergenza, con acquisto mirato di libri in particolare per i bambini e i ragazzi.
- Sostegno alle esigenze di prima informazione dei cittadini è stato fornito dalla circolazione del pullmino di “Pane e Internet” nei centri colpiti nell’estate del 2012. In seguito sono stati realizzati corsi per facilitatori di “Pane e Internet in biblioteca”, con la partecipazione di bibliotecari e volontari attivi nel cratere, a favore del superamento del ‘digital divide’, in particolare delle fasce più deboli.
Archivi storici
 
Per quanto riguarda gli Archivi sono stati effettuati in particolare interventi di riordino e inventariazione informatizzata degli archivi storici comunali di Finale Emilia e Sant’Agostino a cura dell’ IBC.
I lavori erano iniziati nel 2011 nell’ambito degli intereventi regionali previsti dalla L. R. 18/2000 Norme in materia di biblioteche, archivi storici, musei e beni culturali. Interrotti dal sisma, sono stati riavviati nel gennaio 2013, dopo il recupero dalle sedi municipali distrutte o rese inagibili dal sisma.

Nessun commento:

Posta un commento